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OTTAGONO - 22/03/2013
School of Design - Article

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Erica Marson



“A group of young students who became adults. A series of visions and naive wishes transformed into a concrete result. Stories that were once a figment of the imagination but are now tangible, and which have the potential to turn into something real in the future”. That is how Stefano Maffei (one of the tutors, along with Andrea Gianni and Barbara Parini) described what occurred at Autoproduzioni (‘Self-productions’), a final synthesis workshop held at the Milan Polytechnic School of Design.
The course, using some of the concepts which emerged from the project (self-production, DIY, digital fabrication, advanced fabrication, fabbing, critical design, crowdsourcing, etc.), aimed to focus on a socio-technical critical approach, allowing the students to develop new skills in tackling a unique design experience. The course followed the perspective of someone who is both designer and entrepreneur, looking at the entire sequence of events from the idea through to the finished product, including production and reproduction (using both traditional techniques and advanced digital manufacturing) and sales and marketing.
This slideshow contains some of the products developed, all of which are on display at Subalterno1 in Milan.
Estratto (‘Extract’), produced by Ludovica Canzutti, is a 100% plant-based ink created from fruit and vegetable juices, with the addition of acid or alkaline substances.
Hack-lathe, created by Massimo Ferrero and Edoardo Thomas Longoni, is a wooden lathe for home use, with the driving force of a drill. Designed with craftspeople in mind, its components can be personalised to suit individual requirements.
Alcide, designed by Giada Lagorio and Jasmine Pilloni, is an analogue ‘refresherator’ based on the principle of thermal convection, which preserves fruit and vegetables by regulating their respiration.
Sestetto (‘Sextet’), created by Stefano Ivan Scarascia and Francesco Shyam Zonca, is a sound reproduction system with separate channels, allowing listeners to use their own informed judgement to manage their own production. Each voice and instrument is assigned its own channel, which can be managed and positioned in space as required.

Ease, designed by Carlo Ceruti, is both a product and a service, which uses one or more drones to monitor both indoor and outdoor environments automatically.

“Un gruppo di giovani studenti diventato adulto. Un pacchetto di visione e desiderio ingenuo trasformato in risultato reale. Storie prima solo immaginate che si possono toccare ora con mano e che potranno trasformarsi forse in qualcosa di concreto più in la”. Così Stefano Maffei (docente insieme ad Andrea Gianni e Barbara Parini) racconta quanto avvenuto durante Autoproduzioni, Laboratorio di Sintesi Finale tenutosi presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano.

Il corso, partendo da alcuni degli scenari emergenti sul fronte del progetto (autoproduzione, DIY, digital fabrication, fabbricazione avanzata, fabbing, critical design, crowdsourcing, ecc.) ha cercato di mettere a fuoco una visione critica socio-tecnica, in grado di abilitare gli studenti a sviluppare nuove competenze per affrontare un’esperienza progettuale inedita. La prospettiva è quella del designer-impresa, ovvero della produzione dell’intera sequenza delle attività che portano alla materializzazione dell’oggetto - dall’idea alla sua realizzazione concreta - comprendendo anche la parte di produzione-riproduzione (sia con tecniche tradizionali che di fabbricazione digitale avanzata) e la parte di vendita/commercializzazione.


Nello slideshow alcuni dei prodotti sviluppati che, insieme a tutti gli altri, sono stati esposti presso gli spazi di Subalterno1 a Milano.
Estratto, di Ludovica Canzutti, è un inchiostro di origine vegetale al 100% ricavato dai succhi di frutta e verdure attraverso l’aggiunta di sostanze acide o basiche.
Hack-lathe, di Massimo Ferrero e Edoardo Thomas Longoni, è un tornio in legno a uso domestico, che si avvale della forza motrice di un trapano: concepito per i makers, lascia spazio alla personalizzazione dei componenti.
Alcide, di Giada Lagorio e Jasmine Pilloni, è un ‘frescorifero’ analogico basato sul principio fisico della convezione termica e permette di conservare frutta e verdura regolandone la respirazione.


Sestetto, di Stefano Ivan Scarascia e Francesco Shyam Zonca, è un sistema di riproduzione audio a canali separati per l'autoproduzione del proprio ascolto consapevole. Voci e strumenti vengono diffusi da sorgenti indipendenti, gestibili e posizionabili liberamente nello spazio.
Ease, di Carlo Ceruti, è un prodotto-servizio che attraverso l’uso di uno o più droni consente il monitoraggio automatizzato di ambienti esterni e interni.

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